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The Diary
Morocco

Chefchaouen - 12 nov 2007

Arriviamo alle 16 circa in questo bel paese e ci rechiamo direttamente al campeggio.
Camping Azilan
GPS: N35°10’ 34” W005°16’02”
Molto ben tenuto e pulito.
Dispone di Internet point veloce e economico e di un ristorantino-bar interno.
Costo complessivo per 1 notte: 70 Dirhams circa 7 euro. (1 euro=11 Dirhams)
Sistemiamo le cose nell’auto e ci prepariamo per la cena.

Note tecniche:
Il differenziale posteriore perde ancora qualche goccia d’olio. Provo ad usare un poco di nastro al teflon. Lo avvito delicatamente ma non arriva ancora a stringere bene… proviamo.

Ross e Heidi - 12 nov 2007

Nel campeggio si cominciano a vedere altri overlanders.
C’è una coppia di francesi con un land rover nuovo che si sono avvicinati curiosi alla Landy k7 facendo 1000 domande, stanno tornando a casa dopo un giro di un mese.
Ross e Haidi Lloid invece sono con Duzi2 una land rover bianca comprata in e-bay e resa overland a Londra dove abitavano da diversi anni.
Originari del Sudafrica, con questo viaggio molto simile al nostro, tornano a casa via terra.
Sono molto simpatici e ci confessano di non avere esperienza di viaggi del genere.
Anche loro come noi non hanno potuto provare l’auto e gli accorgimenti adottati prima della partenza.
Faremo un bel pezzo di viaggio assieme. Li incontreremo spesso.
Ecco il loro sito: www.wildsightings.com

Chefchaouen - 13 nov 2007

Che fosse famoso per il Kif lo sapevamo, era scritto anche sulla guida.
La presenza poi di diversi “fratelli di canna” rasta nel campeggio ce lo confermava.
Hanno cominciato a suonare tamburi e ballare con palle infuocate a mezzanotte(!!).
Ma che in un giretto di 2 ore per il centro ce la offrissero ripetutamente con una certa disinvoltura, ci ha comunque stupito.
In queste montagne si dice che venga coltivata e largamente usata una delle migliori qualità di marjuana del Marocco.
Qui come in Italia, il “fumo” è illegale e quindi glissiamo e passiamo oltre.
Le strutture nella medina sono bellissime, bianche in alto e azzurro e blu in basso. Le strade sono anch’esse indaco e azzurre, così come le maioliche che abbelliscono i contorni delle porte, delle finestre ed i palazzi più lussuosi.
L’intreccio consueto per il nord Africa di vicoli, cortili e stradine su e giù per la collina ci regala un armonico insieme dei colori rilassanti delle case, in allegro contrasto con i vivaci e brillanti tessuti e manufatti esposti dai negozianti.
La macchina fotografica entra in sciopero e tutto quello che possiamo scattare, lo vedete.

E’ così bello essere immersi in queste atmosfere, fra l’odore della menta e della curcuma. Viene voglia di fermarsi qui qualche giorno, mangiare in quel bel ristorantino su quella terrazza. Leggere un poco in quel caffe sotto gli alberi con un the alla menta in attesa nel bicchiere. Provare le camere di quella pensioncina colorata. Perdersi a fra le merci del mercato e curiosare nelle cianfrusaglie di quel rigattiere. Dopo così poco tempo di questo Marocco bellissimo rimpiangiamo di aver fatto la scelta di passare il Marocco in fretta. Dobbiamo essere all’appuntamento in Senegal con i corridori della Maratone d’Afrique. Manteniamo l’impegno, e lasciamo il paesino, sperando che portino da casa molte medicine per la missione che ci aspetta subito dopo e che il sacrificio valga la pena.
Dopo quel appuntamento saremo liberi di sceglierci i tempi che preferiamo.

Volubilis – 13 nov 2007

Sito archeologico romano, Volubilis è a meno di un’ora da Meknes.

Meknes – 13 nov 2007

Arriviamo col buio. Anche con le coordinate GPS, trovare il campeggio è praticamente impossibile. Senza illuminazione, senza insegne, senza indicazioni. Se tentate di trovarlo sappiate che è vicino al palazzo reale. Vicino a delle imponenti mura con una porta di fronte. Vicino all’accademia Militare della Guardia Reale. Vicino ad un’ampia spianata grandissima delimitata da una passeggiata su un lago artificiale illuminato, sulle rive, da un lato roccioso. In bocca al lupo!
Camping Caravaning International N33°52’47” W005°33’21” Costo 54 Dirhams.
Questa città imperiale che abbiamo scelto di vedere è maestosa e di notte ancora più suggestiva. Questi enormi bastioni non sembrano veri, si direbbero il set di un film.
Facciamo una passeggiata nella sera, di oltre un’ora fino alla vivace piazza El Hedim. Su questa piazza si affaccia la più grande porta del Marocco: Bab El-Mansour. Principale entrata della città imperiale nel XXVII secolo. Da lì l’accesso alla vicina medina, per andare alle “1000 e una notte” dove assaggiamo, servito con te alla menta la Pastilla, tipico cibo locale. Pane, pollo, mandorle, zucchero, miele. Un sapore salato/dolce strano ma molto buono.
Solo questa città meriterebbe diversi giorni di visita, ma domani dobbiamo andare a Casablanca di buon ora per richiedere il visto di ingresso al Consolato di Mauritania.

Casablanca Primi Inconvenienti – 14 Nov 2007

Ci alziamo presto e col fresco dell’alba siamo sulla strada di Casablanca. Siamo lenti, occorre muoversi in anticipo per essere al Consolato di Mauritania in tempo. Dobbiamo presentare domanda di visto in modo che il giorno successivo ci venga rilasciato. E’ importante essere all’ufficio visti presto perché al pomeriggio è chiuso e c’e’ il fine settimana di mezzo. Slittare di un giorno significherebbe sostare fino a Lunedì, 4 giorni.
E Casablanca, al di là del fascino che Bogart e Allen, nei famosi rispettivi film hanno portato, non ha nulla di interessante.
Arriviamo alle 11 e 20 in perfetto orario davanti al Consolato che… è stato chiuso la settimana precedente.
Al posto di impiegati, timbri e bolli, ora ci sono imbianchini, pennelli e tempere.
L’ufficio “est fermè monsieur. Fermé” Rabat Rabat…
Tutti gli overlander e le notizie raccolte ci davano questo luogo, l’ideale per il visto. Nessuno ha segnalato l’Ambasciata della caotica capitale Rabat.
Tornare indietro, a nord.
Circa 100 Km di caotico traffico.
Arriveremo sicuramente oltre l’una. L’ufficio sarà già chiuso?
E nel pomeriggio aprono?
Dell’ambasciata non abbiamo riferimenti. Per trovarla occorre usare l’espediente del taxi.
Mentre ripercorriamo i chiassosi svincoli di Casablanca per trovare la strada verso il nord, leggiamo del campeggio di Rabat. Brutto e sporco, lontano dal centro. Poco gradevole passarci 3 o 4 giorni. Che fare? Senza il visto non si sa se ci lascieranno entrare nel paese.
Fino a qualche mese fa la Mauritania era tranquilla. Si poteva entrare senza problemi con un visto fatto direttamente alla frontiera per poche decine di euro.
Oggi pare che alla frontiera rilascino solo un visto di transito di tre giorni utile per recarsi in capitale per l’estensione. Una scocciatura che vincola il percorso.
Che fare?
Perdere qualche giorno nella caotica Rabat e avere il visto sicuro o tentare di ottenere il visto in frontiera e se non lo concedono, perderli in Mauritania?
Intanto la strada scorre sotto la K7, a 250 metri lo svincolo sulla superstrada.
Dritto Rabat, a destra Marrakech, verso il sud. 250 metri per decidere che fare. 250 metri per scegliere il destino di questo inizio di viaggio. La strada scorre a 80 km l’ora sotto le nostre ruote. Decidiamo: freccia a destra, Marrachesh ci ospiterà per questa notte. Guadagniamo diversi giorni che useremo a sud per ottenere il visto. Non abbiamo voglia di caos e di freddo. Al sud verso i grandi spazi! Verso il deserto. Verso il sole. Solo il tempo ci dirà cosa ci porterà questa scelta.

Marrakech -15 Nov 2007

Se avessi dovuto immaginare o descrivere la piazza dei miracoli, credo non sarei mai arrivato a concepire una meraviglia simile. Una cornice di piccoli ristoranti e caffè tutti con rigorosa terrazza vista piazza delimita come un argine contenitivo il crogiolo di vita che si intreccia al suo interno. L’atmosfera delle grandi feste di paese e delle sagre popolari. Quella dei mercati di strada e delle bancarelle delle fiere. Musici, attori di strada e saltimbanchi. Indovini, maghi. Abili imbonitori dei giochi con le parole. Tatuatici dal volto coperto. E giochi. Giochi vecchi e nuovi di abilità e destrezza. “chi riesce a infilare il collo di questa bottiglia se la porta a casa.” Ed ecco fidanzati e papà ad impegnarsi a lungo e spesso invano. E la coca cola rimane sul terreno ad aspettare qualche altro volenteroso che tenti di inanellarle il collo. Un miscuglio di sguardi curiosi divertiti attenti vogliosi intriganti smarriti.. Tutto miscelato impastato e amalgamato dal fumo bianco delle carni rosolate sulle braci. Dagli odori delle spezie e delle essenze. In una allegra alternanza di camerieri, cuochi buttadentro e buttafuori. La festa della musica, i colori delle merci. Eccola questa notturna piazza di Marrakech. Qui puoi trovare tutto ed il suo contrario.
Il finto povero che ti chiede la mancia e quello vero che ti chiede l’avanzo del tuo piatto. Il turista locale e lo straniero. E fra essi, quello ricco che pare senza un soldo e l’altro, con pochi spiccioli che i costi contenuti gli consentono il bel ristorante. Il musicista improvvisato con tamburelli e piffero e il professionista della piazza con i suoi amici musici. Sfacciate pretese e gentili sguardi.
Chi chiede l’elemosina e chi la concede. E chi con essa può tornare a casa con la pancia piena.
Come il suonatore di viola...

Marrakech - Il suonatore di viola -15 Nov 2007

Accanto lo tiene per il braccio.
Ha lo sguardo gentile, unica parte del viso che lascia agli sconosciuti occhi.
Gli siede accanto in un angolo meno chiassoso della piazza... il resto nel libro "Quell'anno senza inverno"

Marrakech – Lavoretto -15 Nov 2007

Mi accorgo che i pneumatici anteriori, in manovra con sterzata stretta in discesa, hanno sfregato contro le sospensioni ed il castelletto.
Hai hai. Forse le molle anteriori sono troppo tenere. O forse noi siamo troppo carichi.
Comunque deciso di segare via un pezzo della struttura in modo che lo sfregamento quando avviene sia su superficie liscia.

Marrakech – Walter - 15 Nov 2007

Certo che incontrare una auto (Land Rover Defender 90) targata Aosta nel campeggio di Marrakesh non ce lo aspettavamo.
E’ Walter Pagliarini grande esperto dell’Africa del Nord che torna a casa dopo un viaggio in Mauritania. Scambiamo 2 chiacchiere e gli offriamo un te alla menta. Ci dice che a Casablanca il campeggio è chiuso. Noi gli diciamo che anche il consolato mauritano lo è. Anche lui nello scendere lo ha fatto in frontiera. Così faremo noi. Partiamo. Lui verso nord. Noi verso sud.

Essaouira - La città mercato - 16 nov 2007

Sul mare, in grande via di sviluppo.
Lunghissima spiaggia, ristorantini e diversi laboratori d’arte grafica su stoffa e su legno.
Molto semplici ma interessanti. Un paese sul mare in via di sviluppo che si prepara a diventare una stazione balneare ancora più organizzata.
La città cinta da mura possenti e protetta da cannoni è fatta di piccole case e vicoli.
Negozietti ovunque, molti per locali.
L’atmosfera è autentica.

Pranziamo in un ristorante che ci sentiamo di consigliare.
"Dar Al Houma" vicino a piazza Chefchaouni


Essaouira – Furto in campeggio - 16 nov 2007

Il capeggio a 2 km dal centro è affollatissimo e pieno di camper europei.
GPS N31°29'29" W009°45'49"
E’ comodo per questa visita e pulito.
Ma non lasciate il vostro beauty incustodito sul lavandino se andate in bagno.
Rischiate di non trovarlo più come è successo a Laura.
Ma il campeggio è pieno di europei….

Essaouira – Roberto di Riolunato-16 nov 2007

Di fianco alla nostra postazione arriva un furgone camperizzato.
Il mondo è piccolo!
E’ Roberto Buselli di Riolunato, una località sciistica sull’appennino Modenese.
Si dirige verso la Mauritania.
Un altro modenese in giro per il West Africa.

Tiznit - 18 nov 2007

Verso il deserto.
La cittadina fortificata non merita una visita prolungata.
Ma per una serata è piacevole e suggestiva. Il campeggio è di fianco alle mura e ben pulito.
Pieno di camper italiani e francesi che "svernano" lì...(?)
Siamo a 15 km dal mare.
Ottima la pasticceria fuori le mura.

Il mondo sta cambiando - 18 nov 2007

Ci succedono cose strane.
Sembra il mondo al rovescio.
Un poliziotto fuori servizio, ci dice garbatamente che ha dell'ottimo Kif (fumo)...
Un rivenditore di pezzi di ricambio mussulmano mi fa assaggiare e mi vende un ottimo liquore fatto in casa...
Una coppia di Gendarmi della Guardia Reale ci ferma e ci vuole multare per superamento di linea continua. Con i soldi in mano, ci chiedono se sono troppi e ce li rendono facendoci segno di andare...
Le donne sono capi agli operai falegnami...
Le navi parcheggiano....
???
E' stato forse quello strano odore aromatico che si sentiva vicino a quel fuocherello acceso?

Sidi Ifni - Sistemiamo la cassa. 19 nov 2007

Le casse sono troppo precise. Si fatica troppo per estrarle. Decidiamo di affettarne una. Una bella falegnameria sulla strada ci fa fermare.
Troviamo una sorpresa. Il capo è una ragazza. Una impresaria nel sud di un paese mussulmano. Si chiama Amal Allaoui e il Re del marocco in persona si è complimentato con lei.
In pochi minuti sistemiamo tutto e ripartiamo.

Fort Bou Jerif - 19 nov 2007

Ci stanchiamo della strada principale e scegliamo un pezzo panoramico vicino al mare che ci ha consigliato un francese la sera prima.
Invece che una pista, la strada è tutta asfaltata di fresco fino ad guado. Dopo il guado scompare l'asfalto, la strada, la pista. Inizia il selvaggio nulla. Che sorpresa.
Grazie al GPS e a tracce di sentiero ritroviamo il bandolo della matassa. Ritroviamo una pista anche se piena di sassi e non percorsa da tempo e poi ritroviamo una pista più frequentata.
Un bel gioco di orientamento che è premiato con l'apparizione di un forte diroccato in pieno deserto. Di fianco c'e' un campeggio bellissimo con piscina
nel quale non ci fermiamo visto che è solo l'una del pomeriggio.

Land Rover - Tan Tan - nov 2007

Entrando in questa cittadina del sud sembra di fare un salto indietro nel tempo.
Land Rover modello 109 e 88 ovunque.
Le nonne della K7. Le regine d'Africa.
L'unica auto per decenni capace di resistere a queste strade e a questi climi, prima dell'arrivo dei giapponesi.
Sono parcheggiate su tutta la piazza, lustre o scassate, ma tutte funzionanti.
La nostra Landy che ha 20 anni, si sente una signorina...

West Sahara - Dawra - 19 nov 2007

Camping nel deserto gestito da Luc e Martine.
Una coppia di belgi.
Spartano ma molto suggestivo e pulito.
Si esce dalla strada principale vicino ad alte antenne.
GPS N27°26'25" W13°01'23"
Cartello sulla strada evidente.
Si prosegue ben segnalati fuori strada per 5 Km fino al punto
GPS N27°27'43" W13°03'06"
Notte nel deserto.

Dakhla - 20 nov 2007

Arrivati di notte nella nebbia.
Forte puzzo di pesce e mare vicino.
Andiamo a mangiare sul mare e incontriamo Walter e Gioia che lavorano per Bambini nel Deserto, una organizzazione umanitaria di Modena.
Sono li per curarsi dalla febbre tifoide che hanno contratto in Mauritania.

Camping GPS N23°45'50" W15°54'28"

West Sahara - Un punto nel deserto - 21 nov 2007

Ore e ore di guida nel deserto piu... deserto.
Paesaggi affascinanti. Piste e strade con camion dalle cariche spropositate lanciati ai 100 all' ora.
A 60 Km circa dalla frontiera ci fermiamo in un piccolo Hotel in mezzo al nulla.
Atmosfera da Paris Texas o da Bagdad Cafè.
Invece questo si chiama BARBADOS Hotel
GPS N22°03'16" W016°44'50"
Con 15 euro offrono una stanza pulita e una doccia calda stratosferica.
Prima il dovere:
Sistemiamo le cose per la frontiera,
Cambiamo le 2 gomme posteriori con 2 nuove di scorta, raddrizziamo la barra proteggi cinghia dell'aria condizionata,
registrato i bulloni del livello del cofano, montato una gomma di protezione all'appoggio della binda che ha sfonfato la carrozzeria.
Poi il piacere:
Ceniamo in camera al festeggio del primo stato: Mousse di Patè, Formaggio Bleu, Prosciutto di Modena affettato al momento, innaffiato con una bottiglia di Chateneuf du Pap 1994.
(Col rischio che in Mauritania ci requisiscano l'alcol...)
Ci addormentiamo felici.

Frontiera Marocco - 22 nov 2007

Alle 10 e 30 del mattino siamo davanti ai cancelli della frontiera.
Qualche auto davanti forma la fila per entrare nel recinto degli uffici doganali.
Un magro e gentilissimo poliziotto gestisce l'ingresso e l'uscita dal cancello.
Dopo 10 minuti ci consegna 2 moduli identici da compilare e poi ci fa entrare indicandoci dove parcheggiare.
Prima ufficio di polizia con passaporti e visti.
poi all'ufficio doganale.
Poi a quello della Guardia Reale.
Tutti gentili e ragionevolmente rapidi.
si può uscire dal recinto degli uffici, ma in quella frontiera c'e' anche l'esercito visto il luogo,,,caldo.
(Mauritania, Algeria, campi minati, dissidi e contrasti sui confini per anni. Non ancora completamente sistemati. Territori ancora contesi)
Altra fila e un ufficiale segna su un quaderno che nessumo mai consulterà, i nostri nomi.
Si alza l'ultima sbarra del Marocco.
Finisce l'asfalto.
Entriamo nella terra di nessuno.

Cartelli e Birre

I cartelli interessanti e le birre che abbiamo bevuto in Marocco.

Marocco - Le nostre impressioni

Il Marocco è bellissimo. Imponente. Estremamente vivo e stimolante.
Vario e diversissimo nelle svariate regioni.
Pulito e ordinato lo abbiamo trovato privo di fastidiosi venditori-tampinatori.
Da nord a sud il paesaggio si trasforma in maniera radicale.
Un mese intero basterebbe appena per visitarlo di corsa.
La polizia come la Guardia Reale è gentile e se si rispettano i limiti di velocità estremamente controllati, non pone nessun problema.
Utilissime, quasi fondamentali, le fiches con tutti i dati personali da consegnare ad ogni controllo di polizia.
Al sud i controlli sono abbastanza frequenti, al nord quasi inesistenti.
Un posto dove tornare con calma.

Con noi su queste strade:
Jack London con le sue straordinarie storie di frontiera.
La Pista e altri racconti.

Musica varia fra cui
Ivano Fossati: I treni a vapore, La musica che gira intorno, Venise.
Van deer Graf Generator, Pink Floyd.